VIDEOINTERVISTA: GRANDI OPERE, PER CHI?
Sabato scorso, in presenza di poco meno di duecento persone, si è svolto a Pieve di Cadore il convegno dal titolo “GRANDI OPERE: PER CHI?” organizzato dal Comitato Per Altre Strade Dolomiti, dal GAS “El Ceston” e da Samarcanda, con il patrocinio dei Comuni di Pieve e di Ponte nelle Alpi.
I relatori, ELENA GEREBIZZA, dell’associazione Re:Common (Roma), impegnata in campagne pubbliche per fermare l’avanzata dei mercati finanziari nell’ambito della gestione delle risorse naturali e GIORGIO PIZZIOLO, docente ordinario di Analisi e Pianificazione Territoriale presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, coordinati da PIERPAOLO COLLARIN, Banca Etica, coordinatore G.I.T. di Belluno hanno affrontato temi quali:
- Grandi opere inutili e privatizzazioni
- Il business delle grandi opere – come e perché i mercati finanziari investono in grandi infastrutture
- Gli artifici della finanza per indebitare in modo occulto le prossime generazioni. Come si vogliono deviare i flussi di denaro pubblico a scapito di ospedali, scuole, Enti locali e messa in sicurezza dei territori
- Le formule magiche del Project Financing e del Project Bond: soldi pubblici alle grandi imprese finanziarizzate e parassitarie del nostro Paese
- Salvataggi delle banche e socializzazione del credito
- Le grandi opere inutili e la progettazione alternativa diffusa
- Mentre si taglia su tutto, soprattutto servizi indispensabili alla vita delle persone, scandali vergognosi vanno avanti (quello più eclatante che riguarda il Veneto e il Bellunese è quello della Mantovani e il suo giro di fatture false e di fondi neri)
Nel corso del convegno si è parlato anche di A27 e del suo proseguo oltre Pian di Vedoia, un progetto che, se dovesse andare avanti, porterebbe sicuramente dei vantaggi a qualcuno… ma non certo al Territorio e ai suoi Abitanti, e nemmeno alla Nazione.
PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
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