VALLE DEL MIS:”OCCUPAZIONE SENZA TITOLO DEI TERRENI”
Oggi c’è stato il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. O meglio, avrebbe dovuto esserci, perché a causa di due assenze (Orazio Da Rold, Olivier Luigino), è mancato il numero legale per la votazione. All’ordine del giorno una delibera di autotutela attraverso la quale l’Ente avrebbe dovuto prendere le distanze dal nulla osta concesso dal precedente consiglio direttivo per la costruzione della centrale idroelettrica in Valle del Mis.
Nonostante, per stessa ammissione del presidente Fiori, i due consiglieri avessero assicurato la loro presenza, il tatticismo o forse la codardia dei due consiglieri hanno impedito il normale svolgimento dei lavori del consiglio. Un affronto non solo ai consiglieri e ai numerosi cittadini presenti (nonostante la giornata lavorativa), ma anche alle oltre mille persone che domenica scorsa hanno partecipato alla marcia in difesa della Valle del Mis.
Un altro brutto episodio, di una vicenda sempre più vergognosa.
In ballo non c’è più soltanto la salvaguardia del paesaggio della Valle del Mis, ma la legittimità dello stesso Ente Parco e del rispetto delle sue finalità. Questo sembra averlo capito lo stesso Presidente Fiori, che oggi ha voluto aprire un confronto serio con il Comitato Acqua Bene Comune, assumendosi l’impegno di convocare già per questo fine settimana un nuovo consiglio direttivo nel quale presentare una delibera scritta in collaborazione con il comitato. Inoltre, i consiglieri presenti, hanno affermato la loro contrarietà nei confronti della centrale idroelettrica nella Valle del Mis
Ovviamente non basta. Il comitato, come è giusto che sia, pretende una votazione ufficiale e ha chiesto di velocizzare il più possibile i tempi ricordando come i lavori in valle stiano proseguendo. Non solo, è stato anche fatto presente che gran parte dei terreni interessati dai lavori sono di uso civico, come ammette la stessa Regione Veneto in una lettera ufficiale che oggi il comitato ha reso pubblica. Una lettera che dichiara che “i contratti di concessione delle terre di uso civico stipulati in assenza della prescritta autorizzazione al mutamento di destinazione di terreni […] sono nulli” (PUNTO 10), inoltre “si rileva che l’effettuazione dei lavori da parte della società Eva Energia Valsabbia sui terreni di uso civico […] si configura come occupazione senza titolo dei terreni medesimi” (PUNTO11).
Una questione che da tempo il costituendo Comitato degli Usi Civici dei frazionisti di Tiser e il Comitato ABC hanno denunciato. Si tratta di un cantiere, a tutti gli effetti, illegittimo.
Ora è importante che la procura e le autorità competenti intervengano il prima possibile per bloccare lo scempio che oramai a detta di tutti, continua ad essere perpetuato in quella valle unica al mondo.
grave l’assenza di due consiglieri che avevano dato garanzia di essere presenti. Considerare l’accrtamento di quali gravi impegni abbia reso impossibile la loro presenza. potrebbe esserci un motivo personale in ogni caso sorge un dubbio……..