PIATTAFORMA DEI VELENI: LATTEBUSCHE SMENTISCE IL CIPA
Dopo gli incontri con la presidente della provincia e con il CIPA, nel pomeriggio del 23 marzo abbiamo incontrato il presidente, il direttore generale e il tecnico degli impianti della Lattebusche e vogliamo innanzitutto ringraziarli per la loro disponibilità.
Il colloquio è stato molto franco da entrambe le parti e, dal nostro punto di vista, ha permesso di fare definitiva chiarezza su alcune questioni molto importanti.
Il presidente e il direttore generale ci hanno detto, senza possibilità di equivoci, che Lattebusche non ha alcun bisogno di un nuovo impianto di depurazione. L’azienda, sotto questo aspetto, è completamente autosufficiente, grazie anche agli investimenti effettuati negli ultimi anni. Di conseguenza, le ripetute e sbandierate affermazioni del CIPA sull’impellente necessità, avvertita soprattutto dalla Lattebusche, di un nuovo impianto, sono completamente destituite di fondamento e sono pura, e alquanto scorretta, propaganda.
Un altro tema emerso nell’incontro è il sicuro danno che la vicinanza di una piattaforma dei veleni causerebbe sia alla qualità dei prodotti che all’immagine dell’azienda. È perfino ovvio, secondo noi, che i consumatori che sono clienti di un’azienda come Lattebusche troverebbero sconcertante questa vicinanza. Ci sembra infatti che le possibilità di sviluppo e di occupazione di un territorio dipendano dall’attenzione alla qualità, all’ambiente e alla sostenibilità, e non da progetti inutili, pericolosi e speculativi.
Ci auguriamo che questo dialogo continui nella ragionevolezza, e che alla fine prevalgano tutti coloro che tengono davvero al territorio, e non le minoranze – queste sì, davvero minoranze – che usano e consumano il territorio solo per i propri interessi.
Comitato No Depuratore,
Gruppo Natura Lentiai
Campagna Liberi dai Veleni
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