PESTICIDI: I PRIMI MALORI A TRICHIANA
Che la sinistra piave stia diventando terra per la monocoltura del prosecco ormai è cosa nota.
Le amministrazioni fino ad ora non hanno voluto assumersi la responsabilità di intervenire, difendendo i loro regolamenti e assicurando i cittadini che ogni precauzione, per la salvaguardia della salute degli stessi e dell’ambiente, viene di fatto presa.
E’ però evidente, grazie alle persone che vivono nelle proprietà adiacenti agli ettari di vigneti e al percorso di Liberi dai Veleni, che non solo molte delle pratiche obbligatorie per legge non vengono svolte (cartelli da esporre durante i trattamenti, fasce orarie da rispettare, condizioni meteo adeguate), ma anche le stesse promesse informali tra cittadini e aziende agricole, le quali si sarebbero impegnate ad utilizzare macchinari e pratiche il più possibile rispettosi per la salvaguardia della salute pubblica, sembrano essere solo parole buttate al vento.
Il fatto più allarmante e per cui abbiamo scelto di pubblicare questa video intervista, è che iniziano ad esserci anche i primi malori legati ai trattamenti. Sabato 3 giugno infatti, 4 persone si son ritrovate a pochi metri dai trattori in azione e poche ore dopo, due di queste, si sono recate al pronto soccorso per via dei forti bruciori all’apparato respiratorio.
INTERVISTA A FEDERICO