LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO
Straordinaria manifestazione di solidarietà dei lavoratori Pandolfo di Lentiai che Venerdì 15 Aprile hanno incrociato le braccia per contestare la scelta aziendale di non rinnovare il contratto in scadenza di un lavoratore interinale.
Nel corso di una assemblea sindacale, svolta Martedì scorso per la questione del rinnovo del CCNL dei metalmeccanici, ci viene segnalato questo episodio molto sgradevole. Ad un giovane lavoratore, molto stimato da tutti per il suo comportamento e per la sua professionalità, non verrà più rinnovato il contratto in scadenza il 15 Aprile, nonostante i volumi produttivi in aumento e le richieste aziendali dei sabati in straordinario.
I lavoratori, molto contrariati dalla scelta aziendale, ci chiedono di indire uno sciopero in solidarietà con il giovane, trovatosi improvvisamente disoccupato.
Parte intanto spontaneamente una raccolta firme per invitare la proprietà a recedere dalla sua posizione:
Firmano tutti e la petizione viene inviata alla Direzione Aziendale.
Nessuna risposta, la Direzione ignora proprio la petizione dei lavoratori.
A questo punto indiciamo uno sciopero per Venerdì 15 Aprile con un presidio davanti i cancelli della fabbrica. Risultato, i lavoratori tutti interrompono le proprie attività ed escono sul piazzale.
Uno spettacolo straordinario!
Nella difficile fase storica che stiamo attraversando, contrassegnata spesso da egoismo ed individualismo, vedere dei lavoratori che in blocco scioperano per difendere un lavoratore precario è un evento molto raro.
Misteriosi i motivi che hanno indotto la proprietà a scegliere l’interruzione del rapporto di lavoro.
Circolano voci, non confermate, che dietro questa brutta storia, ci sia la patente ritirata al giovane lavoratore dopo un controllo dove era risultato il tasso alcolemico troppo alto.
Non sappiamo se ciò corrisponde a verità, ma se così fosse sarebbe un fatto molto grave.
Che un’Azienda ritenga di ergersi a Giudice dei comportamenti privati dei cittadini è pura follia!
In un Paese la cui classe dirigente ha dimostrato essere irresponsabile ,ladra, corrotta, concussa, mafiosa,
è davvero paradossale che un ragazzo debba pagare e magari essere marchiato a vita per una banale goliardata: la solita doppia morale borghese.
Attualmente siamo in attesa di risposte da parte della proprietà e pronti a rimettere in campo altre iniziative di protesta nei prossimi giorni.
La classe operaia non andrà in Paradiso, come auspicato da qualcuno, ma intanto quella della Pandolfo ha dato ieri una dimostrazione di solidarietà e dignità da prendere come esempio per tutti.
La Segreteria FIOM di Belluno