DALLA PARTE GIUSTA!
Da questa mattina è in corso una operazione di polizia condotta dalla Procura di Torino su tutto il territorio nazionale nei confronti di decine di attivisti impegnati nelle mobilitazioni No Tav di questi anni.
Sono avvenuti arresti, perquisizioni, fermi, obblighi di dimora.
Anche un nostro fratello è coinvolto.
Verso le sei del mattino, Alvise è stato prelevato dalla Digos dalla propria abitazione a Bologna dove studia. E’ stato condotto in questura dove gli è stato notificato l’obbligo di dimora a Belluno dove è residente.
In contemporanea, agenti della Digos di Belluno hanno svolto una perquisizione nella abitazione dei suoi genitori, nonostante la Digos sapesse che in quel momento Alvise si trovava a Bologna. Una perquisizione, quindi, fatta con il solo scopo di intimidire la famiglia, a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza.
La disposizione cautelare è relativa ai fatti riguardanti la manifestazione del 3 luglio in Val di Susa.
Una manifestazione partecipata da migliaia di persone, di uomini e donne che quel giorno hanno deciso di assediare un cantiere, tutti insieme, per difendere la dignità di un territorio da anni in lotta contro un’opera inutile e dannosa.
Quel giorno c’eravamo anche noi.
Noi che ben sappiamo cosa significa dover lottare giorno dopo giorno in difesa del proprio territorio, continuamente sotto attacco da interessi speculativi, da progetti e opere impattanti e nocive.
E lo sa bene anche Alvise, che nonostante i suoi impegni di studio che lo hanno portato a vivere a Bologna, con generosità, in questi anni, si è sempre impegnato nelle battaglie in difesa dei beni comuni nel territorio bellunese. Dalle battaglie in difesa dei nostri fiumi, alla vittoriosa campagna referendaria della primavera scorsa, Alvise c’è sempre stato.
Alvise è cresciuto con noi, ha iniziato a fare movimento con noi, ha contribuito a costruire e a far crescere quel progetto politico, quella comunità che si chiama BL.itz, che oggi rappresenta una realtà importante nella nostra città.
Alvise è uno di noi.
Domani rientrerà a Belluno e lo aspetteremo per abbracciarlo e per fargli sentire il calore di un’intera comunità.
Lo aspetteremo nella nostra, e sua casa, al centro sociale BL.itz per una conferenza stampa domani pomeriggio alle ore 18:30 per chiedere l’immediata liberazione di tutte le persone che oggi sono state arrestate e per ribadire che la nostra comunità non si farà intimorire, che continueremo a dar battaglia e ad alzare la testa perché sappiamo di essere dalla parte giusta, dalla parte dei diritti, dell’uguaglianza sociale, dei beni comuni, della vita.
centro sociale BL.itz
pro loco eretica nel cuore delle Dolomiti