BLITZ LETTERARIO IN “DIVERSI AMORI”
“Diversi amori” di Enza Silvestrini e Barbara Balbi, Iuppiter Edizioni, 2013.
“Un piccolo esercizio di civiltà per ricordare, anche a noi stessi, che esiste un’innegabile parità dei sentimenti. La libertà di essere, di assecondare forme, identità e abitudini è forse il principio e insieme il diritto fondamemtale cui il nostro mondo deve ambire.” (Enza Silvestrini)
“Diversi amori” è un libro scritto dalla napoletana Enza Silvestrini, illustrato dalla sua conterranea Barbara Balbi, pubblicato recentemente da Iuppiter Edizioni. Trattasi di un testo scritto per gli adolescenti( ma apprezzabile anche dagli adulti) e molto breve, il cui titolo è volutamente ambiguo. Questo scritto nasce dall’esigenza di accompagnare gli adolescenti alla scoperta del mondo dell’omosessualità non dando giudizi ma prendendoli per mano e mostrando loro, tramite un sapiente uso della metafora, che l’amore si può provare anche verso persone dello stesso sesso.
Le illustrazioni che accompagnano il libro sono molto delicate e sembrano voler essere sostituite con le fotografie dei giovani lettori. Il protagonista della storia è Giorgio, un giovane che scopre il proprio Sé e l’amore; viene inoltre a conoscenza che questo sentimento si manifesta in vari modi e varie forme, che non ci sono logiche in amore.
Questo testo può essere considerato come un piccolo esercizio di civiltà( per giovani vecchi e nuovi) per riconoscere che esiste un innegabile parità di sentimenti e che ogni amore, sia etero sia omosessuale, è parimenti degno di rispetto. Il piccolo libro è caldamente consigliato a chiunque sia a contatto con gli adolescenti( professori di Scuole Medie e Superiori, Educatori, Assistenti Sociali…) oltre che ai giovani stessi.
Nel blitz letterario che si svolgerà venerdì 14 febbraio in Sala Procacci nella Biblioteca Civica di Belluno alle ore 18.00, dopo una necessaria introduzione, leggerò il testo e lo commenterò. Medierò il dibattito con i presenti in Sala, in quanto ritengo sia auspicabile la partecipazione del pubblico su questo testo.
Lorenzo Pradel