ANNO UNO: #noiNONstiamoconIsabella PARTE II
La scorsa settimana abbiamo pubblicato una lettera di alcuni cittadini feltrini che prendevano (e noi con loro) le distanze dalle dichiarazioni di Isabella Cossalter apparse su un video prodotto dalla trasmissione Anno Uno.
Nel video (modificato dopo l’ondata d’indignazione…) la giovane pescava a piene mani nella retorica razzista e fascista che appartiene a molte delle esperienze “forcone” italiane e che anche attraverso questo sito andiamo denunciando da mesi, dipingendo il centro di Feltre come il Bronx, popolato da gang di albanesi e marocchini armati di coltello e ribadendo il concetto tanto caro alle destre ed ai neofascisti di “prima gli italiani”. Concetti ribaditi dai Forconi feltrini, già nell’incontro avuto col Sindaco di Feltre Perenzin qualche settimana fa.
Com’era prevedibile, la reazione della comunità territoriale non si è fatta attendere e sui social network è stato dato vita al hashtag #noiNONstiamoconIsabella. Un modo per contrastare la rappresentazione distorta di un territorio, quello bellunese, dove la questione dell’accoglienza dei migranti fin’ora è stata caratterizzata dalla solidarietà attiva di molti soggetti e cittadini.
Un’operazione maieutica che nel giro di qualche post ha fatto uscire in tutta la sua brutalità il background culturale celato sotto la frangetta della giovane feltrina e di molti di quei militanti di estrema destra nascosti dietro alle casacche arancioni che, anche nella nostra Provincia, alimentano attraverso la banalizzazione di una questione complessa come quella dell’accoglienza, pregiudizi e paure al fine di accendere una guerra tra poveri che ha il solo scopo di accanirsi su soggetti deboli e lasciare sullo sfondo i veri responsabili di una crisi economica che anche nel nostro territorio sta provocando una disgregazione sociale tastabile.
Una posizione tanto distante dalla realtà da essere delegittimata anche da diverse persone che con Isabella & Co. hanno condiviso l’esperienza dei presidi e che nei vari post hanno rimarcato la loro distanza dalle affermazioni andate in onda e ribadite dalla Cossalter.
Una campagna che ha costretto la giovane feltrina a produrre un nuovo video attraverso il quale si è dovuta scusare pubblicamente per quanto detto. Scuse che, per quanto ci riguarda, rispediamo al mittente. Eh sì, perché mentre minacciava querele a destra e a manca e l’invio di forze dell’ordine (neanche fosse Alfano),
“ringraziava” calorosamente la sua parterre di “fasci” intervenuti attivamente nel dibattito, pronti da subito a muovere le mani. Questo è l’ambiente culturale che ruota attorno alla Cossalter… che sia ben chiaro!
Tutto il resto sono ipocriti e vergognosi espedienti di chi non ha il coraggio di rivendicare la propria identità e attraverso i quali sta tentando di ricostruirsi un’immagine pubblica, una “verginità”, dopo le “sciocchezze” espresse nel video precedente, giovedì scorso in trasmissione e in questi giorni attraverso il suo profilo Facebook.
Nel continuare a batterci contro coloro che portano avanti idee razziste e xenofobe, noi continueremo senza esitazioni a stare dalla parte di chi, come Marta giovedì scorso proprio nella trasmissione Anno Uno, sta richiedendo l’apertura di un Canale Umanitario e l’applicazione della Carta di Lampedusa.
Nel ricordare alla Cossalter che ci sono ancora persone che continuano a morire in mare, la invitiamo ad approfondire le motivazioni storiche, sociali, politiche ed economiche che spingono migliaia di nostri fratelli e sorelle a mettersi in gioco, con il rischio di perdere la vita, alla ricerca di un futuro migliore.
#noiNONstiamoconIsabella
Redazione Bellunopiù (in attesa di querela…)
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