SS51 DI ALEMAGNA: CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE PER LE CODE
PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
Comunicato stampa:
Nel 2005 la Regione Veneto aveva conferito l’incarico a un raggruppamento temporaneo di imprese (SPEA, Studio ZOLLET, Studio MODENA, Studio FENTI) per la progettazione della variante di Longarone-Castellavazzo, finalizzata all’esecuzione delle opere tramite appalto integrato (..non in regime di project-financing…) “al fine di risolvere le condizioni di criticità dell’arteria e di migliorare la fluidità e la sicurezza della circolazione per il decongestionamento del centro di Longarone”.
A seguito di questo, lo studio di fattibilità redatto dal pool di imprese presentava quattro ipotesi di tracciato, delle quali una prevalentemente in galleria (costo 164 milioni euro) e tre a cielo aperto (costo da 83 a 97 milioni euro). Somme a disposizione dell’ANAS da subito, per cominciare: oltre 50 milioni di euro.
Se a quel tempo le amministrazioni di Longarone e di Castellavazzo non avessero contrastato tale progetto, che aveva come obiettivo il completamento della sequenza di circonvallazioni lungo la valle del Piave, per sostenere invece un contestato progetto di bypass autostradale a pedaggio (ancora alla ricerca di investitori privati), oggi, a distanza di 7 anni, la parte alta della provincia non si troverebbe, nelle giornate di punta, con gli automobilisti imbottigliati e giustamente arrabbiati e con un’immagine turistica appannata.
Ringraziamo dunque gli amministratori di cui sopra, che con il loro lungimiranza in materia di infrastrutture sono rimasti (e ci hanno lasciato) con un pugno di mosche e con le solite code.
PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
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