PIATTAFORMA DEI VELENI: NO AL PROGETTO CIPA
Le recenti affermazioni del CIPA su un nuovo, fantomatico, progetto di impianto di trattamento di rifiuti esclusivamente biologici nell’area della ex San Marco sono poco credibili e molto equivoche, e hanno tutta l’aria di essere diffuse per prendere tempo e confondere le acque.
Il CIPA ha ovviamente il diritto di presentare tutti i progetti che vuole; ma se intende proporre un altro tipo di impianto ritiri il progetto della piattaforma dei veleni e presenti alla Regione Veneto un nuovo progetto. Se e quando lo farà, cominceremo a prendere sul serio queste affermazioni.
Un altro degli equivoci contenuti nelle affermazioni del CIPA riguarda il tentativo di far credere che eliminare soltanto il trattamento di sostanze tossiche e pericolose risolva tutti i problemi. Non è affatto così, perché il progetto della piattaforma dei veleni prevede anche la ingiustificabile privatizzazione del depuratore pubblico di Lentiai, che è ancora funzionante.
Ciò che è pubblico, e funziona, deve restare pubblico, e il CIPA è il soggetto meno credibile per gestire dei beni pubblici. E poiché a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre si indovina, non vorremmo che si cominci col proporre un impianto di depurazione di rifiuti biologici e poi, quando le acque si saranno calmate, si chieda alla Regione qualche variante o deroga per trattare e stoccare il solito, enorme, elenco dei veleni.
Noi chiediamo ai Sindaci del Consiglio di bacino Dolomiti bellunesi di continuare a seguire la via della correttezza e della trasparenza. A tutt’oggi esiste in campo un solo progetto: quello della piattaforma dei veleni. Se il CIPA, come ha sempre sostenuto, lo ritiene così valido e benefico, lo presenti al Consiglio di bacino e i sindaci si riuniranno e voteranno su quel progetto.
Comitato No al Depuratore
Gruppo Natura Lentiai
WWF Belluno-Feltre
Acqua bene Comune
Liberi dai Veleleni
Casa dei beni Comuni
Coltivare condividendo