Ven. Set 22nd, 2023

Purtroppo, in Italia il discorso relativo alle opere pubbliche è pressoché drammatico. Sono davvero moltissimi i cantieri che sono aperti da anni, addirittura decenni, tanto che il progetto iniziale è diventato obsoleto, la ditta appaltatrice è passata agli eredi che l’hanno liquidata e così via. Tanti cantieri sono diventati delle odissee, per no dire delle barzellette, ma come mai?

Al giorno d’oggi, la digitalizzazione è la chiave per rendere più efficienti le opere pubbliche. In altre parole, la digitalizzazione garantisce una più corretta gestione dei dati relativi al processo di appalto, della progettazione che spesso prevede rilievi fotografici e scan, tecniche moderne e all’avanguardia per velocizzare proprio questa fase.

L’importanza della digitalizzazione

Forse non tutti si rendono conto che gestire una gara di appalto per una grande opera pubblica non è per nulla uno scherzo e questo vale ancora di più per i piccoli Comuni. Esistono ad oggi dei particolari software ce in grado di sostenere l’intero processo evitando perdite di dati e tempo che allungano le tempistiche dei lavori.

Più l’appalto è grande, più sono i problemi di gestione che possono sorgere a cui magari piccoli enti territoriali non sono pronti a far fronte. Negli ultimi anni tanti sono stati i paletti che si sono messi di traverso nella conclusione di un’opera pubblica, tra cui anche la complessa burocrazia. È proprio questa che secondo i principali attori coinvolti nelle opere pubbliche uno dei principali scogli che ingessa il settore e causa ritardi.

Tempi e costi da prevedere

Ad oggi, le procedure di assegnazione di appalto nonché quelle di ricorso prevedono delle tempistiche che non coincidono con il mercato. Vale a dire che il progetto che ha vinto una gara d’appalto, una volta che viene effettivamente iniziato, diventa pressoché obsoleto. Recentemente, il problema ha riguardato soprattutto i costi. Infatti, i progetti erano stati fatti con un indice dei costi che ad oggi non è più possibile, motivo per chi gli appaltatori sono stati costretti a richiedere una revisione o rinunciare altrimenti avrebbero rischiato il fallimento.

Di Grey