CONTINUA A CRESCERE LA CAMPAGNA “LIBERI DAI VELENI”
E’ notizia di questi giorni che la petizione popolare “per il diritto alla salute contro l’invasione dei vigneti e meleti intensivi in provincia di Belluno” ha già superato le tremila firme in soli tre mesi. La petizione, promossa all’interno della campagna di sensibilizzazione “Liberi dai Veleni”, sta riscuotendo un importante successo tra i cittadini bellunesi che si stanno dimostrando molto preoccupati e attenti rispetto all’avanzare, anche nel nostro territorio, di un modello agricolo intensivo e chimico pericoloso per la salute e l’ambiente. Tra i firmatari, spicca anche il nome di Don Luigi Ciotti che si è recato a sottoscrivere la petizione presso uno dei numerosi punti nei quali si può trovare la versione cartacea. Molti sono, infatti, i locali pubblici sparsi un po’ per tutta la provincia che hanno deciso di contribuire alla divulgazione della petizione. In alternativa, è ancora attiva la sottoscrizione on-line attraverso la piattaforma dedicata change.org (per sottoscrivere la versione on-line clicca qui).
Ma la crescita di questa campagna non riguarda solo il numero delle firme raccolte. In questi tre mesi, infatti, sono aumentate le realtà, associazioni, gruppi che hanno deciso di aderirvi. Nel frattempo la campagna è proseguita con decine di banchetti informativi in tutta la provincia e per il prossimo 25 settembre è previsto il terzo appuntamento della carovana di sensibilizzazione, che dopo i paesi di Cirvoi e Calalzo, approderà a Cesiomaggiore. La serata, che inizierà verso le 20:30 presso la sala parrocchiale del paese, sarà caratterizzata dalla presenza del pediatra Dott. Giacomo Toffol, che farà una relazione rispetto ai rischi sulla salute, in particolar modo in quella dei bambini, derivanti dall’uso dei pesticidi e diserbanti. Gli organizzatori hanno, inoltre, già anticipato che sono previste serate informative anche nel feltrino e nei comuni della sinistra Piave.
Ma se da un lato la consapevolezza dei bellunesi rispetto a questi temi sta crescendo giorno dopo giorno, ad essere ancora una volta in difficoltà nell’interpretare la volontà dei propri cittadini sono gli amministratori locali. Come già accaduto in passato in merito alla tematica dell’iper-sfruttamento idroelettrico, anche sul tema dell’agricoltura intensiva i Comuni non si stanno dimostrando all’altezza rispetto al “governo” di questo processo. Senza una visione complessiva, senza una strategia a medio lungo termine, si rischia, come appunto per l’idroelettrico, che la gestione della situazione sia demandata al protagonismo dei privati che non possono che avere a cuore solamente un unico interesse: il proprio. Abbiamo conosciuto e tutt’ora conosciamo le conseguenze che questo “modus operandi” ha avuto su gran parte dei fiumi bellunesi. Una deregolamentazione che spesso si trova anche nei “regolamenti” che i comuni stanno o hanno approvato in merito all’uso dei pesticidi. Come sul tema dell’idroelettrico, quindi, aspetta a noi cittadini farci sentire e alzare la voce, così che a far “paura” agli amministratori non siano solo gli interessi delle associazioni di categoria o delle lobbies, ma anche la nostra volontà di elettori…
Evento Facebook Terzo appuntamento informativo a Cesiomaggiore
Per scaricare la petizione clicca QUI (la petizione va stampata su foglio A4 fronte e retro)
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