APPROVATO L’ODG DI NON UNA DI MENO BELLUNESE CONTRO IL DECRETO PILLON
Non Una di Meno propone l’Ordine del Giorno in contrasto al DDL Pillon alla Terza Commissione, che lo approva all’unanimità.

Non Una Di Meno Bellunese ha presentato il 19 giugno 2019 alla terza commissione del Comune di Belluno una proposta di ODG in contrasto al DDL Pillon e ad ogni tentativo di arretramento sui diritti acquisiti.
L’assemblea Non Una Di Meno Belluno, composta da cittadine e cittadini, ma anche rete fra alcune delle molteplici esperienze che lavorano e ragionano sul territorio di violenza contro le donne e di discriminazioni, ha voluto proporre alla Terza Commission un ordine del giorno da discutere e fare proprio, assumendo una posizione forte su tematiche che tale consiliatura ha già dimostrato di ritenere importanti.
Si tratta di un atto politico, ma anche una richiesta concreta, che impegna il Comune alla tutela, al monitoraggio e all’azione contro la messa in discussione di diritti acquisiti quali la parità tra i sessi, l’autodeterminazione della donna e la lotta contro la violenza di genere. Tali diritti, specie nella loro realizzazione pratica in servizi e strumenti alla persona, sono minacciati da alcuni disegni di legge che pretendono di rimetterli in discussione, primo tra tutti il DDL Pillon.
Molti Comuni in Italia si sono già mobilitati, per quanto concerne il loro ambito, per “mettere al sicuro” questi diritti e dichiarare il proprio dissenso verso politiche discriminatorie e medioevali che penalizzano la donna, ma anche le famiglie e i figli, rendendo ancor più difficili momenti complessi, come può accadere sia una separazione. Ieri sera una delegazione di Non una di meno Bellunese ha presentato questa proposta alla terza commissione che l’ha approvata all’unanimità con due astenuti.
Le attiviste, di generazioni e percorsi diversi, sostengono: “Speriamo che questo ODG che abbiamo scritto raccogliendo buone pratiche già messe in atto in altri comuni e sistematizzando ciò che ci pareva più urgente possa venire sottoscritto dal nostro comune. E’ stato un lavoro creato da una rete nella quale abbiamo molte esperienze e saperi diversi che hanno dato struttura e senso alle molte idee che volevamo esprimere. Abbiamo pensato di proporlo per primo a Belluno, città capoluogo, ma verrà in seguito proposto a tutti gli altri comuni della provincia.”.
L’appello al Comune è stato chiaro ed è stato accolto, Belluno per prima, dichiara formalmente di essere una città che si impegna nel contrasto a disegni di legge che limitino le libertà delle donne e richiede il ritiro del DDL Pillon.
Non Una Di Meno Bellunese